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HLEUT

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MessaggioTitolo: in attesa del 90   in attesa del 90 EmptyMer 08 Lug 2009, 11:14

IO non sò veramente più cosa pensare, questo lo ho reperito su altro forum
ULTIMISSIME SULLE ESTRAZIONI AUTOMATIZZATE
COMMENTI, SPECIFICHE, SUGGERIMENTI


OSSERVAZIONI IN BREVE.
Supponiamo che le estrazioni automatizzate non siano regolari, come sembra emergere dalle verifiche fatte,
da una parte ci siamo noi che facciamo le nostre giocate, le convalidiamo presso le ricevitorie,
dall’altra c’è un’organizzazione che può sapere quali numeri abbiamo giocato e decidere quelli da fare uscire.
A questo punto tutto si risolverebbe in una grande pagliacciata, ma soprattutto, sarebbe molto difficile, se non impossibile, ottenere risultati vincenti.

COSA POSSIAMO FARE?
Sottoporre la questione delle estrazioni automatizzate al maggior numero di persone e
far si che tutti gli appassionati si rivolgano alle Autorità competenti per chiedere le opportune verifiche.

STAMPA E MEZZI DI INFORMAZIONE. - PRESUNTE ANOMALIE NELLA GESTIONE DELLE ESTRAZIONI.
Non credo che la stampa darà molto risalto a questa questione.
Mi piacerebbe essere smentito, ma sarà molto difficile che ciò avvenga.
Quindi il compito di informare è tutto sulle nostre spalle. Quindi dobbiamo usare ogni mezzo per far sapere alla gente ciò che sta accadendo.

Spedire una e-mail non costa niente. Un messaggino SMS ha un costo di pochi centesimi.
Se ognuno di noi ne spedisse 100, potremmo travolgere il muro di omertà.
A CHI SPEDIRE LE “E-MAIL” ED I MESSAGGINI “SMS” ?
A tutti:
· Alle Autorità costituite
· Ai Politici che ci governano
· Ai giornalisti e
· A tutti coloro dei quali riusciremo ad avere l’indirizzo e-mail o il numero di telefono per spedire il messaggino SMS.

COSA DIRE?
Dire che c’è il legittimo dubbio che le estrazioni del Lotto non siano regolari.
Dire che spariscono masse di denaro enormi e finiscono nelle casse di ignoti.
Dire che con quel denaro qualcuno potrebbe creare uno Stato del malaffare più potente dello Stato legittimo.
Dire che questo potrebbe condizionare le istituzioni sane del nostro Paese, dalla Sanità al Commercio, all’Industria, ecc., e persino portare al collasso i servizi e l’economia della nazione.
Dire che, recuperando i miliardi che sono spariti fino ad oggi, si potrebbe contribuire a far fronte alla crisi e a far ripartire l’economia.
Dire alle persone di visitare il sito:
www.lenuoveprevisionidellotto.com per poter avere altre informazioni sulle estrazioni automatizzate.
Dire alle persone di infprmarsi direttamente, di fare le proprie considerazioni e di renderle note comunicandole ad altri.
Dovremmo, in altri termini, batterci per fare emergere tutta la verità.
Per una volta ognuno di noi, impegnandosi, ha l’opportunità di fare qualcosa di veramente importante per tutto il Paese.



Milano 1 giugno 2009


Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,

qualche tempo fa ho scoperto delle anomalie nei resoconti economici
riguardanti le estrazioni del lotto, di entità talmente rilevante da
suscitare perplessità e dubbi.
Ho quindi assunto altre informazioni, mi sono consultato con alcuni docenti
di matematica e di statistica e sono pervenuto alla convinzione che solo un
intervento esterno diverso dalle procedure normali, quelle concepite e
finalizzate all'ottenimento di un risultato casuale, poteva determinare
tali risultati in modo sistematico e per un gran numero di casi.
Ciò che è accaduto e continua ancora oggi riguarda le ruote automatizzate ed
interessa oltre 30 milioni di italiani che, se pure con diversa assiduità e
partecipazione, seguono il gioco del lotto. Sulla base dei dati in mio
possesso (dati diffusi dalla Lottomatica) le differenze fra ciò che dovrebbe
risultare e ciò che invece risulta sono di ? 5.105.147 in meno ad estrazione
per un totale di ? 15.315.441 alla settimana ed ? 796.402.932 all'anno.
Con le stesse proporzioni se tutte e 12 le ruote fossero automatizzate le
perdite per lo Stato sarebbero di ? 2.389.208.796 all'anno.
La storia recente del lotto ha registrato nel 2005 l'automatizzazione
in via sperimentale della ruota di Roma e la creazione di un'altra denominata
"Ruota Nazionale". In quest'ultima le estrazioni sono state
effettuate sin dall'inizio con il metodo automatico.
Nonostante le gravi perdite ai danni dello Stato, l'esperimento nel
2006 è stato esteso anche alle ruote di Milano e Napoli.
La sperimentazione ha continuato a dare risultati pesantemente negativi con
perdite per lo Stato valutabili in oltre 2 miliardi di euro (allegate alla
presente sono la relazione e le valutazioni economiche effettuate sui dati
della Lottomatica in mio possesso e sulla base dei quali ho fatto queste
considerazioni).
Le procedure previste per realizzare le estrazioni con il nuovo metodo non
garantiscono la casualità del sorteggio, mentre con adeguati provvedimenti
procedurali rendono possibili a chi le gestisce la determinazione e la
scelta di criteri, in base ai quali possono venire selezionati i numeri
estratti.
Nel periodo sperimentale sulle ruote automatizzate sono state effettuate un
gran numero di vincite che non trovano riscontro nei circa 430 anni in cui,
con vicende alterne, il gioco del lotto è stato gestito nel nostro Paese. Le
anomalie riguardano non solo gli importi vinti, ma anche il modo con il
quale sono stati vinti. Sino al 1986, come pubblicato da "Il Guinness
dei primati" , "...la vincita più alta che si sia mai avuta è di
1.348.000.000 di lire, realizzata da uno scommettitore anonimo di Palermo, al quale sono
però rimasti in tasca solo 200.000.000, una volta dedotte le puntate
precedenti a quella vittoriosa....". Con le estrazioni automatizzate
questo record è stato polverizzato e superato moltissime volte (ciò che si è
verificato nelle ruote automatizzate dal 2005 ad oggi, fatte le debite
proporzioni, è enormemente superiore a ciò che è accaduto nei 430 anni
precedenti), non con puntate sistematiche, che come nel caso riportato dal
libro dei primati, hanno seguito un incremento e si sono interrotte solo con
la vincita, ma con una giocata unica, gestita in modo tale da legittimare
l'ipotesi che chi la eseguiva era certo del risultato e anche
dell'impunità.
Un caso per tutti: a Pavia un anonimo giocatore ha scommesso 200 euro su un
terno secco dividendo la giocata in 10 schede convalidate nella stessa
ricevitoria una dopo l'altra.
Fenomeni simili a questo hanno caratterizzato tutto il periodo della
gestione delle ruote automatizzate. Difatti la loro breve storia è
lastricata di episodi inspiegabili, non tanto per quanto riguarda
l'eccezionalità, ma al contrario per la sistematicità con la quale si
sono verificati, tale da creare anche una contraddizione in termini, per cui
l'eccezione diventa regola.


Ora è stata proposta l'automatizzazione di tutti i dipartimenti presso i
quali sino ad ora sono state effettuate le estrazioni del lotto con il
metodo tradizionale.
"Cui prodest?"
L'automatizzazione delle ruote, avviata in via sperimentale, ha
determinato la perdita per lo Stato di miliardi di euro. Visti i risultati viene logico
pensare che la via dell'automatizzazione debba essere abbandonata.
Non si capiscono quindi i motivi per cui si voglia passare dalla
sperimentazione su 4 ruote all'adozione per tutte e 12 di un sistema,
quello automatizzato, che come già detto è risultato chiaramente e gravemente
negativo.

Pertanto:
- o si prende atto dei dati oggettivi ottenuti, quindi dei risultati
gravemente negativi della sperimentazione condotta e si esclude
l'automatizzazione, ritornando al metodo classico tradizionale che ha
funzionato benissimo per oltre 430 anni
- o si dichiara apertamente che tutto è finalizzato a produrre il maggior
danno allo Stato nella gestione del gioco del lotto e allora ha senso
estendere l'automatizzazione da 4 a 12 ruote.
- o, cosa a mio parere più probabile, si dice che ci sono altre ragioni e
che non si opera più nell'interesse dello Stato, ma a vantaggio di
coloro i quali con le estrazioni automatizzate sono riusciti sino ad oggi ad
introitare le somme astronomiche inspiegabilmente non risultanti
nell'attivo del "banco" (lo Stato) e cioè gli oltre 5 milioni di euro, che
secondo il calcolo statistico dovrebbe incamerare lo Stato e che invece spariscono e
finiscono nelle tasche di ignoti ad ogni estrazione.
La matematica è una scienza esatta e la statistica, se pur con i limiti
posti dall'approssimazione, non può essere stravolta da risultati che
azzerano chi dovrebbe beneficiare secondo il calcolo, del 68,81% e dare il
100% a chi dovrebbe ricevere il 31,19% e, si badi bene, tutto ciò non per
un singolo caso, ma per un lungo periodo e un gran numero di casi.
Oltre all'automatizzazione è prevista anche la centralizzazione, cioè il
controllo di tutto in mano a pochi (gli stessi sotto la gestione dei quali
sono spariti xx miliardi di euro). Il progetto mi sembra chiaro e quanto
mai eloquente.

C'è chi ha molto, moltissimo, ma anche chi non ha nulla, a volte
nemmeno la possibilità e la capacità di difendersi. Il lotto rappresenta per questi e
per altri l'unica speranza.
E' noto che ogniqualvolta i popoli sono stati privati anche della
speranza è accaduto qualcosa di grave.
Certo è che i cambiamenti proposti (automatizzazione e centralizzazione
delle estrazioni) non vengono portati avanti nell'interesse dello Stato,
ovvero del popolo italiano, così come viene comprovato dai resoconti
economici, ma al fine di legalizzare una situazione che non ha precedenti
nella breve storia della nostra Repubblica.

Automatizzando, centralizzando le estrazioni ed escludendo completamente
quelle classiche di tipo tradizionale verrà meno anche il confronto fra i
proventi che vanno allo Stato dalle ruote tradizionali e quelli derivanti
dalle ruote automatizzate, dal quale emergono in modo chiaro e indiscutibile
differenze notevolissime, spiegabili solo con interventi esterni, che
interferiscono con la casualità del fenomeno estrazionale.
Inoltre le macroscopiche differenze, ma soprattutto le cifre astronomiche
che spariscono nell'economia delle 4 ruote automatizzate, se
moltiplicate per 12 raggiungerebbero dei valori molto simili a quelli del bilancio di un
piccolo stato, venendo a creare così uno stato del malaffare in seno a
quello legittimo e sovrano che, come avviene nei corpi sani quando sono
sopraffatti dai parassiti, potrebbe subire gravissimi disagi, sino
addirittura a soccombere.

E' tollerabile che tutto questo avvenga nell'indifferenza generale?
Come si fa a dire a milioni di persone che hanno sottratto un euro dai magri
bilanci familiari per aiutare coloro che sono stati colpiti a L'Aquila
dal terremoto, che mentre loro facevano questo gesto altri sottraevano al popolo
italiano oltre 2 miliardi di euro?

Il gioco del lotto non è quello degli spietati truffatori che negli ultimi
tempi hanno dato spettacolo anche sui mass-media, ma rappresenta un sogno
per molti Italiani e per una parte di questi, pur se per ragioni diverse fra
loro, è l'unica speranza.

La ringrazio anticipatamente e nel massimo rispetto per la Sua persona e per
quello che rappresenta Le porgo deferenti ossequi e cordiali saluti.


Prof. Sandro
Pazzaglia


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MessaggioTitolo: Re: in attesa del 90   in attesa del 90 EmptyMer 08 Lug 2009, 11:16






PROPOSTA DI AUTOMATIZZAZIONE DI TUTTE
LE RUOTE NEL GIOCO DEL LOTTO

L'affidabilità e l'imparzialità del gioco del lotto sono garantite
dall'occasionalità che sta alla base dell'estrazione dei numeri.

Il principio di equità e di occasionalità ha ispirato il meccanismo con il
quale venivano scelti i consiglieri che dovevano governare per conto del
popolo la Repubblica Genovese ed era proprio in forza di queste garanzie che
la gente scommetteva.
L'occasionalità era quindi fondamento di giustizia ed equità.
Nell'urna venivano inseriti tutti i nomi dei consiglieri ed avevano tutti la stessa
probabilità di essere estratti.

L'equità e l'occasionalità sono componenti fondamentali,
irrinunciabili, pena la banalizzazione del tutto.
Il legislatore che ha studiato le norme sulle quali sono state effettuate le
estrazioni del lotto fino ad oggi (e mi riferisco a quelle classiche, non a
quelle automatizzate), ha posto al centro dell'attenzione e al di sopra
di tutto proprio l'affidabilità e l'occasionalità.
Ha regolamentato in modo preciso tutte le fasi e gli adempimenti che
preludono all'estrazione, avendo cura di garantire nel modo più
assoluto la casualità del prelievo dei bussolotti che contengono i numeri.
Quello dell'estrazione, non per niente, è l'unico adempimento
istituzionale in cui è previsto l'intervento di una bambina o di un bambino di età
inferiore ai 12 anni.
E' evidente che il legislatore ha dato grande importanza al fatto che
fosse necessario prendere tutte le misure possibili per evitare abusi e truffe. Un
bambino di età inferiore ai 12 anni, scelto di volta in volta, un bambino
sempre diverso, un soggetto umano in età preadolescenziale, occupa nella
scala dei valori una posizione privilegiata: non è tanto piccolo da non
capire l'importanza di ciò che sta facendo, né tanto grande da aver già
sperimentato l'inganno e la mistificazione.
Con questa scelta i legislatori hanno dimostrato anche di avere una buona
conoscenza della pedagogia. Difatti la "malizia" si sviluppa, a
seconda dell'orientamento che ognuno dà alla propria vita, dopo gli 11-12 anni
con la rivisitazione di ciò che in modo quasi passivo si è appreso sino a
quell'età dai nostri genitori e dalle persone che abbiamo frequentato.

Nella meccanica prevista dalle estrazioni automatizzate si perde tutto ciò:
c'è qualcuno che privatamente sceglie e decide e siccome le leggi della
fisica hanno una loro validità in tutte le occasioni, è certo possibile,
provando, trovare una dinamica che ripetuta successivamente non può che dare
gli stessi risultati. Quindi chi gestisce il gioco e ha poteri decisionali
relativamente alle dinamiche può stabilire in gran parte e con buona
approssimazione quali saranno i numeri che verranno sorteggiati.

A un profano, a chi è abituato a verifiche approssimative ed emotive, tutto
ciò può sembrare impossibile, così come impossibile sembrò nel 1914 che con
opportuni provvedimenti si riuscisse a far passare i proiettili sparati da
una mitragliatrice attraverso le pale di un'elica mentre girava
vorticosamente, senza mai colpirla. I caccia da guerra, i piccoli aerei che
venivano per la prima volta impiegati in operazioni belliche per essere più
leggeri e manovrabili avevano a bordo un solo pilota e questi, oltre a
gestire l'aereo, per difendersi e offendere doveva manovrare la
mitragliatrice, con la quale poteva sparare solo di fianco, avendo di fronte
l'elica.
Grazie al progetto dell'ing. Schneider e al perfezionamento di Fokker,
sincronizzando la mitragliatrice con l'elica, si riuscì a far passare i
proiettili fra le pale, senza mai colpirle, mentre queste ruotavano a
grandissima velocità. Grazie anche ai perfezionamenti e alle prove
sperimentali di Fokker il sistema fu accettato e si diffuse rapidamente in
tutto il mondo. Entrambi gli ingegneri che si occuparono di questo
all'inizio ebbero non poche difficoltà a convincere che tutto ciò non
solo era possibile, ma che si poteva fare sistematicamente senza correre alcun
pericolo e fu, più che con la ragione, con le prove sperimentali che
riuscirono a dimostrare ai responsabili dell'aviazione che per quanto
potesse sembrare inverosimile, tutto ciò era possibile.

La stessa cosa sta accadendo da diversi anni nel gioco del lotto per quanto
riguarda le estrazioni automatizzate.
Con i dati disponibili emergono differenze enormi fra l'utile che
dovrebbe introitare lo Stato e quello che effettivamente incamera.
L'indisponibilità di una parte dei dati rende impossibile un resoconto completo per quanto
riguarda le enormi differenze. E' invece possibile, ricorrendo alla
matematica e in particolare alla statistica, valutare con buona
approssimazione quali dovrebbero essere gli importi da attribuire al banco e
quali ai giocatori. Potendo disporre di dati certi relativi a un periodo
abbastanza lungo è possibile calcolare gli importi giusti e confrontarli con
quelli effettivi, con un margine di errore minimo.



Stato. Automatizzandole tutte, il danno si ripercuoterebbe
non solo nelle 4 già attive, ma in tutti i 12 dipartimenti.

Lo Stato, stando ai dati statistici, dovrebbe avere per ogni estrazione
sulle 4 ruote automatizzate un utile medio di ? 8.422.085. In realtà ha un
utile medio di ? 3.316.938.
Quindi, se al posto di ? 8.422.085 ha un utile medio di ? 3.316.938 il
mancato guadagno medio che ne deriva è di ? 5.105.147.
Siccome in ogni settimana ci sono tre estrazioni, con le ruote
automatizzate lo Stato ha un mancato guadagno medio di ? 15.315.441 alla
settimana.
In un mese perde circa ? 61.261.764 e in un anno sparisce
"inspiegabilmente" da ciò che dovrebbe introitare lo Stato una somma pari a ? 796.402.932.
Questa valutazione è stata fatta sulla base di milioni e milioni di giocate,
prendendo in considerazione le ruote di Milano, Napoli, Roma e Nazionale dal
2/9/2006 al 31/10/2006 e riguarda solo le quattro ruote automatizzate
istituite in via sperimentale.
Disponendo di dati certi, che solo una verifica diretta sulla gestione del
gioco potrebbe fornire, sarebbe possibile quantificare al centesimo e
comunque con buona approssimazione le somme effettive derivanti dal gioco
del lotto che dovrebbero entrare nelle casse dello Stato.
I dati di cui dispongo e sulla base dei quali sono stati fatti questi
calcoli sono allegati alla presente.
La sperimentazione ha fatto registrare un utile per lo Stato nella gestione
delle ruote con il metodo di estrazione tradizionale pari al 46,72%, in
quelle con il metodo automatizzato il 27,10%, che tradotto in euro
rappresenta una perdita di diverse centinaia di milioni all'anno.
Questi dati sono stati ricavati da quelli messi a disposizione dalla
Lottomatica, salvo errori ed omissioni.

Si rileva inoltre che negli ultimi periodi (ingresso della Deagostini nella
Lottomatica) molti dati amministrativi non sono più disponibili. Prima
dell'ingresso della Deagostini nella Lottomatica e soprattutto prima
dell'istituzione delle ruote automatizzate, tutto avveniva alla luce del
giorno: tutti i dati statistici e amministrativi venivano pubblicati su
internet ed erano a disposizione di tutti. Ora alcuni di questi sono
scomparsi. Sulla base dei dati uffficiali che sono riuscito ad avere
risultano le differenze, di cui ognuno può valutare l'entità. Dal punto
di vista scientifico (statistica, calcolo delle probabilità, legge di Gauss ed
altri) le enormi differenze fra gli utili effettivamente ricavati dallo
Stato e quelli che avrebbe dovuto introitare non hanno ragione di essere.

IMPLICAZIONI POPOLARI

La maggior parte degli appassionati di lotto segue il gioco secondo criteri,
i cui fondamenti si perdono nei secoli passati. Hanno tutti però una radice
comune: il dato statistico. Ripartendo da capo con nuovi metodi estrazionali
si annullano tutti i riferimenti statistici e il gioco dovrebbe ripartire da
zero. Questo creerà inevitabilmente scontento da parte degli appassionati,
molti dei quali abbandoneranno il lotto, creando danni all'economia del
gioco.




IL LOTTO IN ITALIA E NEL MONDO

La posizione dominante, che per oltre 400 anni il gioco del lotto ha
conquistato e mantenuto in Italia e in quasi tutti i paesi del mondo nel
settore ludologico, dice molto più di quanto possa una trattazione pro o
contro il lotto.
Certo è che molto spesso coloro che non conoscono questo settore e,
nonostante questo non rinunciano a parlarne con sufficienza e scarsa
considerazione, confondono quasi sempre la vittima con il carnefice. Cioè
confondono gli appassionati di lotto con quella pletora di imbroglioni che
cercano di approfittare di coloro che con la spontaneità dei bambini
conservano il gusto del gioco. Un noto pedagogista a questo proposito dice:
"Nel gioco trova soddisfacimento un'esigenza primaria, che è
anzitutto di ordine psicobiologico, perché nasce da un istintivo bisogno di evoluzione e
di coscienza. Uno fra i caratteri giudicati universalmente positivi
nell'uomo è la sua capacità di continuare a giocare, con assoluta
serietà, anche da adulto.
Quando l'uomo perde il desiderio e la capacità di giocare
smarrisce quella dimensione emotiva che lo lega allo stupore, alla
meraviglia, all'utopia creativa. Uccide per sempre quel bambino magico
che continua a vivere in ciascuno di noi fin dall'infanzia. Si cristallizza,
diventa triste".





IL BANCO E I GIOCATORI

I giocatori del lotto negli ultimi tempi sono cambiati molto. Il 50-60%
gioca seguendo criteri razionali con particolare attenzione alla statistica.
Con le estrazioni automatizzate gran parte di questi giocatori che, ricordo,
sono il 50-60%, rivolgerà la sua attenzione in altre direzioni, non avendo
più la possibilità di utilizzare il supporto informativo statistico.
Difatti, cambiando le procedure estrazionali, i dati statistici ottenuti con
le estrazioni classiche, per intenderci quelle con il bambino, non hanno più
alcun valore. Le estrazioni ricominciano ex novo e la statistica riparte da
zero. A questo punto è auspicabile che si restituiscano al gioco del lotto
la sua funzione sociale e l'assoluta affidabilità.
Questo sta già accadendo, tanto che il gioco del lotto non occupa più il
primo posto fra i giochi istituzionalizzati.

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MessaggioTitolo: Re: in attesa del 90   in attesa del 90 EmptyVen 10 Lug 2009, 08:36

Non credo che torneranno indietro..

direi impossibile!!
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MessaggioTitolo: veve farci riflettere   in attesa del 90 EmptyDom 12 Lug 2009, 09:12

A un profano, a chi è abituato a verifiche approssimative ed emotive, tutto
ciò può sembrare impossibile, così come impossibile sembrò nel 1914 che con
opportuni provvedimenti si riuscisse a far passare i proiettili sparati da
una mitragliatrice attraverso le pale di un'elica mentre girava
vorticosamente, senza mai colpirla. I caccia da guerra, i piccoli aerei che
venivano per la prima volta impiegati in operazioni belliche per essere più
leggeri e manovrabili avevano a bordo un solo pilota e questi, oltre a
gestire l'aereo, per difendersi e offendere doveva manovrare la
mitragliatrice, con la quale poteva sparare solo di fianco, avendo di fronte
l'elica.
Grazie al progetto dell'ing. Schneider e al perfezionamento di Fokker,
sincronizzando la mitragliatrice con l'elica, si riuscì a far passare i
proiettili fra le pale, senza mai colpirle, mentre queste ruotavano a
grandissima velocità. Grazie anche ai perfezionamenti e alle prove
sperimentali di Fokker il sistema fu accettato e si diffuse rapidamente in
tutto il mondo. Entrambi gli ingegneri che si occuparono di questo
all'inizio ebbero non poche difficoltà a convincere che tutto ciò non
solo era possibile, ma che si poteva fare sistematicamente senza correre alcun
pericolo e fu, più che con la ragione, con le prove sperimentali che
riuscirono a dimostrare ai responsabili dell'aviazione che per quanto
potesse sembrare inverosimile, tutto ciò era possibile

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