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| PREVENZIONE DONNA | |
| | Autore | Messaggio |
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renata Admin
Numero di messaggi : 14945 Data d'iscrizione : 26.01.09
| Titolo: PREVENZIONE DONNA Lun 22 Giu 2009, 19:45 | |
| Il papillomavirus
Cos'è
Il Papillomavirus è un virus di cui esistono alcuni tipi in natura. Nella maggior parte dei casi sono relativamente innocui, come quelli che provocano le comuni verruche su mani e piedi. Il sistema di difesa dell’organismo della maggior parte delle persone elimina il virus spontaneamente.
E’ stato dimostrato che nella maggior parte dei casi il Papillomavirus viene contratto in adolescenza o nella primissima fase dell’età adulta. La trasmissione del virus avviene attraverso il semplice contatto genitale; non è necessario un rapporto completo. Quindi il preservativo (che va comunque utilizzato per la prevenzione di molte gravi malattie sessualmente trasmissibili) non è in grado di proteggere completamente dal Papillomavirus. E’ sufficiente anche un singolo contatto con un partner portatore di Papillomavirus.
Sebbene i Papillomavirus umani siano diffusi, fortunatamente vengono eliminati spontaneamente nel 90% dei casi. Talvolta, tuttavia, permangono nelle membrane mucose provocando sintomi clinici nel breve, medio e lungo termine
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| | | renata Admin
Numero di messaggi : 14945 Data d'iscrizione : 26.01.09
| Titolo: Re: PREVENZIONE DONNA Lun 22 Giu 2009, 19:57 | |
| Prevenzione primaria
Lo scopo della prevenzione primaria è quello di ridurre l’incidenza del cancro tenendo sotto controllo i fattori di rischio e aumentando la resistenza individuale a tali fattori. In altre parole si tratta di evitare l’insorgenza del tumore.
Una corretta prevenzione primaria non si basa solo sull’identificazione dei fattori di rischio, ma anche e soprattutto sulla valutazione di quanto l’intera popolazione o il singolo individuo sono esposti a tali fattori.
Le strategie di prevenzione primaria possono essere dirette a tutta la popolazione (per esempio quelle che riguardano il modo corretto di alimentarsi o di fare attività fisica) o a particolari categorie di persone considerate ‘ad alto rischio’ (per esempio chi ha un rischio genetico particolarmente elevato o i fumatori).
Rientrano negli strumenti della prevenzione primaria anche i vaccini contro specifici agenti infettivi che aumentano il rischio di cancro, quali il virus dell’epatite B (tumore del fegato) o il Papilloma virus umano (HPV, responsabile del cancro della cervice uterina).
Prevenzione secondaria
Lo scopo della prevenzione secondaria è individuare il tumore in uno stadio molto precoce in modo che sia possibile trattarlo in maniera efficace e ottenere di conseguenza un maggior numero di guarigioni e una riduzione del tasso di mortalità. La prevenzione secondaria coincide quindi con le misure di diagnosi precoce. In genere riguarda il periodo tra l’insorgenza biologica della malattia e la manifestazione dei primi sintomi.
Per alcuni tipi di tumore esistono anche in Italia dei programmi nazionali di prevenzione secondaria come nel caso della mammografia proposta gratuitamente con cadenza biennale per le donne dai 50 anni in su. Per quanto riguarda invece il Pap test, il ministero della Salute stabilisce che le donne dai 25 ai 64 anni dovrebbero effettuare l’esame ogni tre anni e offre la possibilità di farlo gratuitamente presso i consultori. Le Regioni sono comunque autonome nel decidere se e come proporre tali screening: in alcuni casi, per esempio, il Pap test è gratuito anche in età giovanile, perché le indicazioni internazionali sono di iniziarlo fin dall’età dei primi rapporti sessuali. Nel 1968 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha stabilito i criteri universali in base ai quali una malattia che interessa un’ampia fetta della popolazione è idonea a essere oggetto di screening preventivi:
la malattia deve essere un reale problema di salute; deve esistere un trattamento idoneo a curare la malattia diagnosticata; deve essere riconosciuto uno stadio latente o devono essere riconoscibili i primi sintomi della malattia; lo screening deve essere universalmente accettato dalla popolazione. Con questo tipo di screening, però, si identificano più facilmente i tumori con una fase preclinica più lunga rispetto a quelli a crescita rapida, soprattutto quando i tempi medi tra un esame e l’altro sono moderatamente lunghi. Ciò significa che i casi di cancro evidenziati dagli screening sono anche quelli che, per loro stessa natura, hanno una prognosi più favorevole.
Infine, è opportuno ricordare che alcuni tumori identificati grazie agli screening di prevenzione secondaria non danno origine a una vera e propria malattia, perché in alcuni casi la progressione è molto lenta o addirittura si arresta. Non è facile, però, scoprire in quali casi ciò avviene e quindi per quali tipi di tumore è utile fare uno screening e per quali, invece, è meglio evitare. In effetti, identificare un tumore significa procedere con esami talvolta invasivi o addirittura con interventi chirurgici e terapie che a loro volta hanno effetti collaterali. È nel delicato equilibrio tra benefici per la collettività e per il singolo e danni da eccesso di cure che si muove il mondo della prevenzione.
Per questo motivo in alcuni casi non si procede con interventi attivi, ma ci si limita a effettuare esami diagnostici con maggiore frequenza per tenere sotto controllo l’evoluzione della malattia: è ciò che accade, per esempio, nei pazienti anziani con tumori caratterizzati da una fase preclinica molto lunga, come il cancro della prostata.
Prevenzione terziaria
Con prevenzione terziaria si intende la prevenzione delle cosiddette recidive (o ricadute) o di eventuali metastasi dopo che la malattia è stata curata con la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia (o tutte e tre insieme).
Essa abbraccia anche il campo della terapia adiuvante (chemioterapia, radioterapia e trattamenti ormonali), che prolunga gli intervalli di tempo senza malattia e aumenta la sopravvivenza in molti tipi di tumore come quello dei testicoli, del seno, del colon e molti altri.
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| | | graan Admin
Numero di messaggi : 33810 Data d'iscrizione : 20.01.09
| Titolo: Re: PREVENZIONE DONNA Mer 24 Giu 2009, 08:08 | |
| - Citazione :
- Cancro al seno, ecco la prevenzione ideale secondo Veronesi
"Un'ecografia all'anno per tutta la vita, a partire dai 30 anni; dai 40 anni aggiungere anche la mammografia annuale". Questa la prevenzione ideale contro il tumore al seno "secondo l'esperienza" di Umberto Veronesi. "Se tutte le donne seguissero questo semplice schema - ha aggiunto l’oncologo- avremmo certamente una forte riduzione del rischio di avere malattie gravi".
Le raccomandazioni del direttore scientifico dell'Ieo si rifanno anche al suo progetto di ricerca Mortalità Zero, che spiega così: "Abbiamo scoperto che quando un tumore viene individuato solo dagli esami strumentali (come mammografia, risonanza magnetica e altro) e non è ancora percepibile alla palpazione, necessita di interventi molto delicati perché, essendo piccolissimo, è difficile andarlo a pescare, ma, una volta operato guarisce nel 99,3% dei casi".
Questo dato - ricavato allo Ieo in seguito ai risultati ottenuti su quasi 1000 donne - induce l' oncologo a pensare che "dobbiamo riconsiderare tutta la metodologia della prevenzione e della diagnosi precoce su basi nuove. Tuttavia - avverte - dobbiamo provarlo. Ecco il motivo della ricerca che stiamo mettendo in atto e che si chiama "Mortalità Zerò". Questo studio prevede che 10.000 donne sane con più di 40 anni siano controllate per 10 anni, durante il quale verranno sottoposte ogni anno a due ecografie, una mammografia e, per quelle più a rischio, una risonanza magnetica.
Del resto, dice Veronesi, affinandosi le tecnologie diagnostiche e accelerando sul pedale della prevenzione e della diagnosi precoce, "sono sempre più numerose le donne che guariscono dal tumore del seno, e migliora anche la loro qualità di vita: lo confermano gli ultimi dati dell' American Cancer Society, che anticipano i trend mondiali".
E si tratta di dati confortanti: la mortalità per tumore nella donna, nel periodo 1991-2005 è diminuita dell'11,4%, con una maggiore diminuzione, in particolare, della mortalità per tumore al seno, che si è ridotta del 37%. Anche il numero di nuovi casi ha iniziato per la prima volta a diminuire dal 1998, sebbene lentamente (-0,6% l'anno).
Immagine:Mammografia (foto corbis)
redazione tiscali 19/06/2009 - 18:15 |
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| Titolo: Re: PREVENZIONE DONNA | |
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| | | | PREVENZIONE DONNA | |
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